Civitella del Tronto: borgo suggestivo nel teramano

Civitella del Tronto: borgo suggestivo nel teramano

Oltre a uno splendido mare, l’Abruzzo offre alcuni scorci suggestivi ed affascinanti, con piccoli borghi immersi nella storia e nella natura, che rievocano il tempo delle dominazioni medievali e delle accese lotte per la conquista del territorio. Civitella del Tronto è uno dei borghi più suggestivi in provincia di Teramo ecome tutti i paesi che nel loro toponimo racchiudono la radice latina “civitas”, ha origini molto antiche.

Storia, battaglie e chiese a Civitella del Tronto

La storia non dà indicazioni precise, ma ad oggi si pensa che Civitella fosse una città federata di Roma . Storica roccaforte dei Borboni durante il periodo di unificazione italiana, fu l’ultima città a cadere, dopo un estenuante assedio da parte delle truppe di Vittorio Emanuele II. Ma la sua resa avvenne tre giorni dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia, ovvero il 20 marzo 1861: nonostante l’evidente superiorità numerica dell’esercito sabaudo, i superstiti di Civitella e delle truppe borboniche combatterono strenuamente per non arrendersi ai piemontesi.

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Chiesa di San Lorenzo – Civitella del Tronto

La Chiesa di San Lorenzo, storico simbolo di Civitella del Tronto, ha mutato più volte funzione nel corso dei secoli: sorta nel tardo medioevo in omaggio al santo patrono della città, venne utilizzata nel ‘500 come bastione e nel ‘700 come rifugio. Alla fine del ‘700 viene avviata un’importante opera di rinnovamento della chiesa, che conserva la facciata rinascimentale, ma viene adattata alla ricchezza dello stile barocco, soprattutto negli interni.
Anche la Chiesa di San Francesco, con una facciata gotico-romanica, presenta interni in stile barocco, oltre ad un coro del ‘400 in legno di noce intarsiato, con colonnine tortili.

Come ogni edificio religioso storico di Civitella, anche il suo santuario più importante, quello di Santa Maria dei Lumi, è stato coinvolto nei vari conflitti che hanno interessato la cittadina, dalle battaglie, agli assedi, alle calamità naturali. Considerati i vistosi danneggiamenti subiti dal santuario nel corso dei secoli, nel 1960 è partita un’ampia opera di rimaneggiamento che ha coinvolto l’intera struttura.
Il santuario è stato riportato alla configurazione originaria, e ogni anno, l’ultimo giorno di maggio, viene organizzata la tradizionale fiaccolata, che rende omaggio alla Madonna dei Lumi.

Post Author: Danila Bronico